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Il futuro di Internet non è nei Pc

Fra cinque anni il computer non sarà più il principale mezzo per accedere alla Rete, sostituito da consolle per videogiochi, TV interattiva e telefonini di terza generazione

di Salvatore Romagnolo

Nel 2005 circa 50 milioni di famiglie nel mondo accederanno a Internet tramite consolle per videogiochi che, per quella data, ricopriranno anche il ruolo di Hub, delle centraline che gestiranno la rete domestica alla quale saranno collegate tutte le periferiche della casa, compresi gli elettrodomestici. La previsione emerge da uno studio condotto dal Business Intelligence center (B–I–C) di Menlo Park, California.

In effetti le nuove consolle come Playstation 2 o Sega Dreamcast hanno le caratteristiche tecniche adatte per diventare una reale alternativa sia ai computer che ai set top boxes per accedere a Internet utilizzando come monitor il televisore di casa: un potente processore a 128 bit, lettore Dvd, interfaccia di rete, scheda audio e una quantità di Ram paragonabili a quella dei Pc di fascia media. Infine, aspetto non meno importante, in quasi tutte le famiglie c’è ormai una consolle per videogiochi collegata al televisore di casa. Se ci sono dei bambini quasi sempre fa la sua comparsa una consolle. Se questa ha la possibilità di connettersi a Internet, perché utilizzare un computer, più complicato da usare, ma, soprattutto, più caro?

Le aziende produttrici hanno in programma di far scendere in modo significativo i prezzi delle consolle, portando la maggior parte di queste all’interno di una fascia di prezzo variabile tra i 200 e i 375 dollari. Un vantaggio ulteriore che potrebbe risultare un ulteriore problema per i produttori di Pc. Il fatto che i videogame online riscuotano sempre maggior successo tra gli utenti della Rete completa il quadro delle previsioni di B–I–C.

Anche una seconda inchiesta, questa condotta da Forrester Research Europa, suona il de profundis del Pc nell’era di Internet. La televisione interattiva digitale (iDTV), secondo i dati diffusi, entro il 2005 dovrebbe essere presente in 80 milioni di famiglie europee. Per quella data, secondo la dottoressa Therese Torris, direttrice della European eCommerce di Forrester, “la televisione sarà la piattaforma per l’interattività familiare. Con una base potenziale di 200 milioni di apparecchi televisivi, iDTV sarà la principale piattaforma per il commercio elettronico in Europa”.

Consolle per videogiochi e iDTV non sono, però, i soli due sistemi alternativi al Pc per l’accesso a Internet. La nuova generazione di telefoni cellulari rappresenterà uno dei sistemi più diffusi per utilizzare la Rete. Secondo l’ARC Group di Londra entro il 2005 saranno ben 600 milioni le persone a utilizzare un cellulare per navigare in Internet e la maggior parte degli operatori del settore sta già progettando nuovi servizi WAP (Wireless Application Protocol).

Circa il 69% degli operatori di telefonia mobile sta pianificando il lancio di servizi WAP entro i prossimi sei mesi. Gli introiti derivanti dai nuovi servizi dovrebbero superare quelli del normale traffico voce fra circa trenta mesi. Secondo lo studio gli utilizzatori di servizi dati via cellulare nel mondo dovrebbero raggiungere nel 2005 la cifra di un miliardo. Per la stessa data gli utenti della Rete tramite dispositivi fissi saranno 740 milioni.

Il nuovo mercato dell’Internet senza fili ha le potenzialità per generare un giro d’affari considerevole e, quindi, la nascita di nuove dot–com miliardarie, start up che sapranno cogliere il nuovo trend ritagliandosi rapidamente considerevoli quote del nuovo mercato. Anche in questo caso non mancano indagini di settore. BRC Consultancy Ltd. and Electronic Publiching Services di Londra prevede la nascita di nuovi modelli di business intorno alla cosiddetta terza generazione della tecnologia mobile, l’UMTS, per l’utilizzo della quale in Italia verranno rilasciate cinque licenze.

I vincitori nel settore dell’Internet mobile, secondo BRC Consultancy, saranno quegli operatori che per primi sapranno fornire portali specializzati in grado di attrarre e fidelizzare comunità con interessi comuni. “I primi tre provider per ogni nicchia – spiega Michael Vadon, direttore di BRC – domineranno sia dal punto di vista dell’audience che dei ricavi. Gli altri saranno fuori mercato. Ciò non toglie che l’Internet mobile consentirà la nascita di nuovi servizi che oggi non immaginiamo nemmeno. Per questi innovatori le prospettive sono ottime ed è lecito attendersi nuovi miliardari della Rete”.

13 aprile 2001

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