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Contenuti per il Wireless: un mercato da 20 miliardi di euro

Secondo la società di ricerche di mercato Andersen, che ha svolto uno specifico studio per conto della Commissione Europea, i contenuti per l’Internet mobile potrebbero sviluppare, entro il 2006, un mercato tra i 7,8 e i 27,4 miliardi di euro

di Salvatore Romagnolo

Lo studio condotto dalla nota società di ricerche di mercato è particolarmente incoraggiante e sottolinea, ancora una volta, che i contenti per le piattaforme di Internet mobile potrebbero essere la gallina dalla uova d’oro dei prossimi anni. Nonostante ciò, avverte Andersen, gli attori del mercato dovranno riuscire a rimuovere alcuni ostacoli che impediscono a questo promettente mercato di svilupparsi in modo adeguato. 

Partendo da una previsione media di crescita del mercato dei contenuti per il wireless, il giro d’affari dovrebbe passare dai 2 miliardi di euro nel 2002 a circa 18,9 miliardi di euro nel 2006. Basato essenzialmente su servizi di base come il download di loghi e suonerie, dovrebbe comunque arricchirsi di nuovi servizi - giochi e notizie in particolare - nel corso dei prossimi quattro anni. 

Anche se il settore dei contenuti per il wireless è destinato a crescere enormemente, gli utili che si riusciranno a sviluppare saranno, invece, piuttosto marginali, sia per gli operatori telefonici che per i fornitori stessi. Secondo Andersen non più del 5% degli introiti complessivi degli operatori verranno dai contenuti; il 57% dalle chiamate voce e il 38% da SMS e e-mail. 

I contenuti, sempre secondo Andersen, non dovranno, comunque, essere visti separatamente dagli altri servizi di telefonia mobile. Gli operatori dovranno promuovere i contenuti, perché l’utilizzo di questi dovrebbe generare un aumento del traffico telefonico tradizionale. Stesso discorso per i fornitori di contenuti, ad esempio i giornali e in particolari i quotidiani, che potrebbero incrementare le vendite delle loro edizioni cartacee grazie ad una maggiore notorietà sviluppata tramite la nuova piattaforma. 

Confrontando i mercati coreano e giapponese da una parte ed europeo dall’altra, emergono, però, alcuni ostacoli allo sviluppo di questo settore. Il primo ostacolo è rappresentato dalla grande concorrenza nella quale si trovano gli operatori del Vecchio Continente. Il secondo è il forte indebitamento di alcuni di loro, che riduce la loro capacità d’investimento nelle nuove piattaforme di diffusione. Infine, questo indebitamento restringe la quota di utili che gli operatori sarebbero disponibili a dividere con i fornitori di contenuti. 

Il rapido progresso dei servizi di contenuti per il wireless dipende, secondo Andersen, dalla capacità dei vari attori (fornitori, operatori e costruttori) di stringere accordi efficaci: uno scenario che appare come una sfida nelle sfida.

27 marzo 2002

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