Microsoft
alla conquista del mercato multimediale Il
gigante statunitense vuole far diventare Windows Media Player uno
standard multimediale globale, attuando partnership strategiche Microsoft,
come al solito, è in pole position e, almeno secondo numerosi analisti,
potrebbe far diventare il suo Windows Media Player il formato di
riferimento per il digitale. “Se gli sviluppatori di contenuti
decidessero di adottare il player della Microsoft, l’azienda
statunitense consoliderebbe la sua leadership – ha sottolineato Mike
Goodman, analista presso Yankee Group – e monopolizzerebbe il mercato
dei formati multimediali in streaming”. Il
metodo più semplice per raggiungere l’obiettivo è quello di
stringere il maggior numero di contratti con content provider e
produttori di hardware: Microsoft conosce bene questa strategia e
infatti all’inizio di settembre ha già annunciato alcune nuove
partnership. Il sistema di codifica di Windows Media 9, a quanto pare,
è stato proposto alla Society of Motion Picture e al comparto
televisivo come tecnologia per la distribuzione dei contenuti
multimediali. In questo modo prenderebbe forma una sorta di piattaforma
globale, in grado di superare ogni tipo di problema di compatibilità,
con conseguente abbassamento dei prezzi di sviluppo. Durante
l’ultima International Broadcasting Convention, tenutasi ad Amsterdam
nella seconda settimana di settembre, le adesioni al progetto sono state
numerose, e hanno coinvolto società del calibro di Arkemedia, BBC
Technology, TWI Interactive, Duma Video, Harmonic e Tandberg Television.
Molti provider e produttori sembrano aver fiutato la soluzione vincente
per il prossimo futuro: ancora una volta Microsoft più che confrontarsi
con reali antagonisti dovrà rispondere alle sole aspettative della sua
dirigenza. Un
altro settore pronto a rispondere alla chiamata di Microsoft è quello
radiofonico, che con il successo del surround multicanale 5.1 in
ambiente home theater, vorrebbe proporre il medesimo formato agli
ascoltatori. NTL Broadcast, Capital Radio e RadioScape, infatti,
lanceranno il nuovo servizio dal prossimo mese, inizialmente solo sul
territorio britannico. Monaco
Telecom e ISP T-Online International, invece, stanno già
commercializzando il video-on-demand (VOD) e l’Internet protocol
television (IPTV), sempre su piattaforma Windows Media 9. Rispetto ad Apple QuickTime e RealNetworks l’unico vantaggio tecnico di Microsoft sembra essere legato all’adozione di un migliore sistema per la salvaguardia dei diritti di copyright. Le performance nella riproduzione dell’audio-video dei player più commerciali sono piuttosto simili, ma le major senza dubbio potrebbero preferire il prodotto meno vulnerabile alla pirateria. 15 settembre 2003 Copyright Salvatore Romagnolo - Tutti i diritti riservati |
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