Salone del Libro di Parigi: la rivincita della cartaLa
crisi di Internet si abbatte sul Salone del Libro di Parigi nel quale,
dopo due anni di grande espansione, la multimedialità registra un
significativo arretramento. La carta è di nuovo la protagonista
assoluta della ventiduesima edizione. Resiste il settore degli e-book “Lo
spazio dedicato al multimediale, eccetto il libro elettronico, è
ridotto di circa la metà rispetto all’anno scorso”, ammette Véronique
Cordier, una delle responsabili commerciali del Salone, mentre Serge
Eyrolles, presidente del Syndicat national de l’édition (SNE,
organizzatore del Salone), sottolinea come il libro di carta stia
“recuperando le sue posizioni”. L’Encyclopaedia
Universalis, per esempio, negli ultimi anni presentata esclusivamente su
CD-ROM e sul suo sito Web, per la prima volta dal 1995 pubblica
un’edizione cartacea. “Abbiamo constatato che l’interesse per la
carta è sempre forte - spiega Jack Mayorkas, presidente dell’EU in
Francia -. Anche se pensa che, alla fine,
la consultazione dell’enciclopedia su Internet soppianterà il
CD-ROM, ci tiene a precisare che “non è per domani”. Altro
segnale delle difficoltà di Internet: Cytale, pioniere del libro
elettronico in Francia, ha cessato i pagamenti e, secondo gli
organizzatori, ha annullato all’ultimo momento la sua partecipazione
al Salone. “Stiamo per concludere un aumento di capitale e ce la
caveremo”, assicura comunque Olivier Pujol, presidente del direttivo
di questa società, co-fondata da Jacques Attali. Nel
2001 Cytale, il suo concorrente americano Gemstar, leader mondiale del
libro elettronico, e alcuni altre società, avevano attirato numerosi
curiosi ai loro banchi. Quest’anno la presenza di Gemstar si riduce ad
alcuni libri disseminati sugli scaffali delle edizioni 00h00, una delle
sue filiali. “Abbiamo
scelto deliberatamente di ritardare il lancio del libro elettronico
Gemstar in Francia e in Europa, previsto per l’anno scorso, perché
non c’erano tutte le condizioni per farlo”, spiega Bruno de Sa
Moreira, direttore generale delle edizioni 00h00, che si pone ormai come
obbiettivo l’inizio della commercializzazione per i primi mesi del
2003. Il
principale ostacolo, secondo lui, è l’elevato prezzo del libro
elettronico. “Non ci potrà essere mercato per il grande pubblico al
di sopra dei 380 euro”, sottolinea, precisando che il prezzo ideale di
un libro elettronico dovrebbe essere 150 euro. Alapage.com,
la libreria online filiale di France Telecom, e la sua concorrente
indipendente chapitre.com, brillano quest’anno per la loro assenza.
Solo la Fnac.com ed Amazon.fr resistono e dimostrano anche un
bell’ottimismo nei confronti del futuro. Il
posto lasciato vacante dagli assenti del multimediale è quest’anno
occupato dalla letteratura generica, dagli editori internazionali (tra
cui l’Italia, invitata d’onore che ha abbandonato il Salone dopo le
contestazioni al sottosegretario Sgarbi), ma anche da attività teatrali
e da editori regionali. In
questo contesto un po’ depresso, emergono dei professionisti che
puntano sul Web e sull’editoria digitale per proporre delle edizioni a
carico degli autori, che mirano a pubblicare a costi minori alcuni
esemplari di opere da offrire agli amici. “Più del 10% dei francesi
hanno scritto almeno un libro a carattere letterario”, sottolinea Eric
Nebot, co-fondatore di Publibook. Ma,
per quest’editore che pubblica un centinaio di opere al mese, alcune
delle quali distribuite nelle librerie, Internet è prima di tutto
“una vetrina”. Non rappresenta che il 20% del giro d’affari. Segno dei tempi, Publibook ha rinunciato al “.com” che completava finora la sua ragione sociale. 28 marzo 2002 Copyright © Savatore Romagnolo - Tutti i diritti riservati |
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