Cosa blocca i motori di ricerca
di Salvatore Romagnolo
I robot incaricati di estrarre il
contenuto delle pagine Web di un sito, per indicizzarle in un motore di
ricerca, per la verità, sono ancora più sensibili perché, oltre ai
problemi già elencati, fanno fatica anche a leggere le immagini
cliccabili (MAP) e si bloccano davanti alle pagine dinamiche (ASP, CGI,
ecc.). A eccezione delle pagine tradizionali, in HTML statico, questi
robot sono piuttosto schizzinosi sul contenuto da accettare. Molti Webmaster pensano che non si tratti di un problema particolarmente grave e ritengono che con i tag TITLE, DESCRIPTION e KEYWORDS, i robot abbiano materiale a sufficienza per indicizzare una pagina. Errore! In realtà, molti robot di ricerca non sanno interpretare i tag META e devono recuperare il contenuto testuale visibile nella pagina. Inoltre, la presenza di link “leggibili” è di fondamentale importanza se si vuole che il robot percorra l’intera ramificazione di un sito, indicizzandolo in modo completo. Infine, è stato scoperto che i motori di ricerca riservano un ranking migliore a quelle pagine che hanno link esterni, verso altri siti. E avere link javascript, per un robot di ricerca, equivale a non avere link. I
frame Molto in voga fino a un paio di anni fa, i frame stanno lentamente scomparendo dal Web. Uno dei motivi dell’estinzione – non ancora completa – sta nel fatto che i siti concepiti con più finestre nella stessa pagina hanno difficoltà enormi a farsi indicizzare dai motori di ricerca. Comportandosi come i browser di prima generazione, i robot non sono, infatti, in grado di interpretare il tag FRAMESET e non riescono a decifrare i link che vi sono all’interno. Rimangono così bloccati sulla pagina con il frame, spesso l’homepage, e segnalano al motore di ricerca che non c’è nient’altro da visitare. Esiste, comunque, un sistema per indicizzare – e in modo efficace – un sito con frame. Bisogna, innanzi tutto, soffermarsi su quali sono i centri d’interesse di un motore di ricerca (parole chiave, link) e sul fatto che esiste il tag NOFRAMES, che consente di offrire un contenuto alternativo ai browser che non riconoscono i frame. La soluzione è semplice: piazzare tra i tag NOFRAMES gli elementi che cercano i robot: il tag TITLE, l’intero contenuto del metatag DESCRIPTION e i link verso le pagine interne del sito, in modo che il robot possa indicizzare anche quelle. Il contenuto di questa zona NOFRAMES non sarà visibile ai visitatori, a meno che non usino ancora Netscape 1.0. Javascript,
Flash ed effetti speciali I robot hanno bisogno di link che, dall’homepage, li conducano alle varie pagine del sito per indicizzarlo in modo completo. Questi software sono in grado di interpretare solo link, testo e immagini. Le immagini cliccabili (MAP), i link con javascript e le animazioni Flash che incorporano dei link, non vengono riconosciuti. Ma molti Webmaster non vogliono rinunciare all’appeal grafico dei loro siti. Un’ambizione legittima, che però può comportare una severa penalizzazione nell’indicizzazione. È comunque possibile risolvere il problema seguendo alcuni semplici accorgimenti:
12 luglio 2002 Copyright © Salvatore Romagnolo - Tutti i diritti riservati |
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